6.1.06

Anyway that you want me

Non potevo trovare modo migliore per iniziare l'anno, devo ammetterlo. Me and you and everyone i know è uno di quei film che ti fa guardare la vita in un altro modo, un po' come quando ti innamori. Quello che prima era brutto diventa bello, e se prima ti sentivi uno sfigato e non vedevi l'ora di andare a dormire, dopo averlo visto ti senti in grado di fare progetti per almeno i prossimi vent'anni. Film come questi sono rari, preziosi, e vanno tenuti da conto, rivisti e fatti vedere a chi conosciamo e anche a chi non conosciamo, ma vorremmo ci capisse un po' più da vicino. Perché la bellezza di questo film è nel suo sguardo, nel modo in cui si avvicina alle persone, nell'amore con cui le segue passo passo...
Non posso dire tutte le cose a cui ho pensato, mentre lo guardavo. Dopo un lungo periodo di disillusioni non è certo più mia intenzione parlare d'amore (e pensi che qualcuno ti creda?), né tantomeno scriverne. D'altra parte è più o meno dal 2002 che nessuno mi dice ti amo, neanche per scherzo. Però c'è una sequenza in particolare che mi è rimasta particolarmente impressa nella mente, e che rappresenta al tempo stesso il senso del film, dei ti amo che non mi hanno detto e della mia vita in generale. Avrei potuto sceglierne anche altre, ma ho scelto questa, forse perché mi ricorda un altro film che ho amato tanto.

Stavo pensando... Una volta potresti venire da me...



Possiamo farlo subito.



Vuoi dire... Subito subito?



Si.



Ci sono certi momenti nella vita in cui bisogna accettare anche di farsi del male. Una vita è fatta di cose, luoghi, persone che si avvicinano e si allontanano. Ma invece di accettarlo, ogni tanto abbiamo l'impressione di buttarci in un baratro senza fine, e chissà, magari è proprio così. Però forse al posto del baratro dovremmo pensare che è come provare un paio di scarpe nuove perché abbiamo mal di piedi. Può darsi che ci aiuti a togliere il dolore, come direbbe qualcuno, ma può anche darsi che non siano solo le scarpe il problema. Magari uno sente male perché ha le caviglie troppo basse, o chissà quale altro difetto ai piedi. L'importante è trovare qualcuno che ti ascolta, e cerca di fare qualcosa per te. Altrimenti rischiamo di cercare cose che non esistono.

If it's love that you want
Baby you got it
From the depth of my soul
Baby you got it
I've been watching you
Am I loving you in vain
Girl there's no need to explain
Anyway that you want me
Anyway that you'll take me
Anyway that you'll make me feel a part of you
Anyway at all

(Chip Taylor, Jason Pierce)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Voglio vederlo!

Ondine *

Anonimo ha detto...

è dall'anno scorso che tento di vedere questo film, ma la programmazione natalizia è penosa... in compenso però mi sono comprata delle scarpe nuove davvero carine!

Anonimo ha detto...

sono le cose che cerchi a non esistere o è qualcosa in te che non esiste?

Anonimo ha detto...

l'éducation sentimentale est une malformation cérébrale, pathétique dans le sens le plus absolu
salut monsieur pingu

Anonimo ha detto...

E tu sei uno scemo!

O.

Anonimo ha detto...

qui lui dit, il le sait d'être

Anonimo ha detto...

siete solo dei maledetti froci!

Anonimo ha detto...

bellissimo questo blog...ho letto uno per uno tutti gli aggiornamenti, quasi come leggere un libro. bellissimo, bellissimo.

Layla.

Anonimo ha detto...

che bello....sei tornato....ed io ...solo adesso ....l'ho scoperto....

pingu ha detto...

grazie a tutti :)
comunque guardate che io non lo capisco il francese...

Anonimo ha detto...

tu peux utiliser un traducteur automatique comme moi je fais